Oggi ti propongo un breve approfondimento su cosa sia la Psicologia Positiva, l’approccio che più di ogni altro ha rivoluzionato i presupposti della psicologia tradizionale e che ha integrato strumenti e conoscenze mediate dalle neuroscienze per arrivare a stabilire i prioncipi della “scienza della felicità”.

Nelle parole del suo più noto ed eminente teorico Martin Seligman, gli scopi che la psicologia positiva si propone sono 3:

  1. Occuparsi nello stesso modo delle potenzialità umane come delle debolezze. La psicologia deve cioè impegnarsi nel sostegno delle potenzialità umane almeno quanto si impegna a curare le malattie e i disagi.
  2. Deve focalizzarsi sulle cose migliori nella vita e valorizzarle.
  3. Deve preoccuparsi di come rendere le vite normali più soddisfacenti, favorire la scoperta del genio e del talento.

Seligman è convinto che la psicologia abbia profuso enormi sforzi per comprendere le cause dell’infelicità e per diminuire la sofferenza ottenendo risultati importantissimi. Tuttavia troppo poco é stato fatto per comprendere e studiare sistematicamente cosa rende le persone felici. Gli psicologi positivi non si propongono di sostituire la pratica psicologica tradizionale, offrono semmai una nuova prospettiva che mira a espandere gli orizzonti della psicologia moderna introducendo metodologie e tecniche di ricerca nuove e più efficaci mirate a un’indagine che possa focalizzarsi sugli aspetti più evolutivi della natura umana.

A me sembra che il paradigma proposto dalla psicologia positiva sia uno sviluppo ulteriore della Psicologia Umanistica e Transpersonale e che rappresenti un passo avanti verso una vera e propria “scienza della felicità” come la definisce Seligman, ossia lo studio scientifico del funzionamento umano ottimale. Questo approccio è definito “Streght-based” ossia fondato sull’individuazione dei punti di forza dell’individuo e sulle strategie che possono essere messe in campo da qualunque persona, quindi non solo da coloro che vivono uno stato di sofferenza psicologica, per l’esplorazione dei propri punti di forza e il raggiungimento del loro potenziale. In questo senso la psicologia positiva si fa promotrice di un messaggio che valorizza la prevenzione della sofferenza attraverso il potenziamento delle proprie risorse, delle proprie inclinazioni, la scoperta dei propri talenti e la cura degli aspetti più significativi dell’esperienza umana, nella convinzione che tali atteggiamenti non siano solo funzionali al raggiungimento del benessere personale ma che possano contribuire un miglioramento della qualità della vita a livello globale. 

E’ proprio questo l’aspetto che trovo più interessante, la Psicologia Positiva si propone di diffondere a un pubblico sempre più vasto una serie di principi che tendono alla realizzazione di una felicità possibile perché basata sulla scelta personale. 

Come sottolineato da Sonja Lyubomirsky, importante ricercatrice californiana, la Psicologia Positiva si concentra sul perché “le persone felici sono felici, le persone sane sono sane e le persone di successo hanno successo.

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